3B Incontro con Maria Falcone

Il 23-01-2013 la classe 3B si è recata ad ascoltare le testimonianze di Maria Falcone (1936), sorella del magistrato italiano Giovanni Falcone (1939-1992) che ha operato presso il tribunale, prima di Trapani e poi di Palermo, per riportare la legalità in un territorio che da più di un secolo la confondeva con la legge della "mafia" . Giovanni Falcone è stato uno dei più importanti eroi nella lotta contro la mafia.
Nato nel 1939 ha sempre amato la giustizia, si iscrisse all"Accademia Navale di Livorno" per la convinzione del padre che avesse attitudini al comando. In seguito si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza all'università degli studi di Palermo laureandosi nel 1961. Fece il procuratore al tribunale di Trapani per dodici anni. Nel 1978 fu trasferito a Palermo dove, lavorando per la causa di Rocco Chinnici, conobbe Paolo Borsellino il quale diventerà un suo grande amico.



In seguito gli fu affidato il caso di Rosario Spatola. In questo caso Giovanni comprese l'importanza di indagare anche sui crediti bancari, fu grazie a questa considerazione che Giovanni trovò le prove per condannare Michele Sindona.
Antonio Caponetto, successore di Rocco Chinnici (magistrato vittima della mafia), creò il primo "Pool anti mafia". Caponetto pensò subito a Falcone come sua spalla nella lotta conontro Cosa nostra. Una svolta si ebbe nel 1984 con l'arresto di Tommaso Buschetta che, dopo il suo pentimento, diede un sostanziale aiuto al "Pool" collaborando con i magistrati.
Queste svolte portarono al primo "maxi processo" in cui furono condannati 360 mafiosi. Caponetto è ormai vecchio e malato e, con le sue dimissioni dal Pool anti mafia, nascono le controversie tra Meli e Falcone per la presa del controllo.
Nel 1988 Meli vince ma, il 30 luglio, Falcone chiede di essere mandato in un altro ufficio e Meli scioglie il Pool.
Nel 1989 Falcone è vittima di un attentato e nel '90 diventa dirigente degli affari penali del ministero.
«Se hanno deciso così non si fermeranno più... ora il prossimo sarò io» così disse Giovanni al funerale di Antonino Scopelliti Falcone e aveva capito bene.
Il 10 agosto 1991 Giovanni Falcone viene ucciso dalla mafia in quella conosciuta come la strage di "Capaci". Falcone si stava recando a Palermo quando cinque quintali di tritolo viene azionata da Giovanni Busca. Giovanni falcone muore assieme alla moglie.







La sua morte è stato il più grande errore della mafia. La sua morte ha portato le persone a essere consapevoli e a reagire.falcone ha vissuto in gabbia e, seppur molto conosciuto, umilmente. La sua felicità si basava sulla lotta contro la mafia. Oggi molti sono i libri che riportano al sua storia e le riflessioni dei cittadini. Molte le riconoscenze e i posti in cui si ricordano le sue gesta per ricordare che anche noi abbiamo il diritto di parlare e di dire la nostra.


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                restano e continueranno a camminare    
       sulle gambe di altri uomini »
   
 

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